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Ambasciatore Jia Guide a "Milano Finanza":“La ripresa economica della Cina è un’ottima opportunità per il Made in Italy”
2024-04-22 16:53

Il 22 aprile, "Milano Finanza"ha pubblicato un articolo firmato dell’Ambasciatore Jia Guide. Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale:

Da qualche tempo i conflitti geopolitici globali si sono intensificati, lo slancio della cooperazione internazionale si è indebolito e le tendenze anti-globalizzazione sono in aumento, rendendo la ripresa economica mondiale complessa e tortuosa. Allo stesso tempo l’economia cinese ha resistito alla pressione al ribasso e ha mantenuto la sua tendenza al rialzo, tanto che lo scorso anno il prodotto interno lordo ha superato i 126.000 miliardi di yuan, con un incremento del 5,2%, registrando un tasso di crescita tra i più alti delle principali economie mondiali e contribuendo per un terzo alla crescita globale.


Il motore cinese

Perché il motore della Cina è ancora potente e perché «la prossima Cina» sarà ancora la Cina? Innanzitutto, la Cina persegue un nuovo concetto di sviluppo e continua a promuovere uno sviluppo di alta qualità. La Cina non intende sacrificare l’ambiente né accumulare rischi a lungo termine in nome della crescita a breve termine, quindi il suo sviluppo economico sarà ancora più verde e sostenibile. In questi ultimi anni, grazie a politiche economiche lungimiranti e all’assetto industriale, le industrie emergenti cinesi si sono dimostrate in piena espansione, la trasformazione green ha raggiunto risultati notevoli e la produttività di nuova qualità ha accelerato.

Le «tre nuove tecnologie» dei veicoli a nuova energia, delle celle fotovoltaiche e delle batterie al litio hanno registrato buone vendite a livello globale e numerosi importanti risultati originali sono stati raggiunti in diversi ambiti, quali la tecnologia quantistica, i circuiti integrati, l’intelligenza artificiale, la biomedicina e le nuove energie. E si prevede che la dimensione incrementale del mercato in settori come le infrastrutture verdi, l’energia verde, i trasporti verdi e la vita sostenibile raggiungerà i 10 bilioni di yuan all’anno. Questi nuovi motori di sviluppo sosterranno in maniera efficace la Cina nel raggiungimento dell’obiettivo di crescita fissato quest’anno intorno al 5%.


Un’occasione per il made in Italy

Lo sviluppo della Cina offre opportunità al Made in Italy nella ricerca dei nuovi punti di crescita, fornisce anche ampie prospettive ai due Paesi per l’espansione della cooperazione pratica nei settori emergenti.

In secondo luogo, i vantaggi dell’enorme mercato cinese, che conta 1,4 miliardi di persone, continuano a rafforzarsi. Collocandosi al primo posto nel mondo per le vendite al dettaglio online e al secondo posto come mercato di consumo, in Cina tutti i generi di prodotti hanno un’ampia base di clienti. Il numero delle persone a medio reddito ha superato quota 400 milioni e si stima che nei prossimi dieci anni raddoppierà, quindi la domanda di prodotti di fascia medio-alta è destinata a rafforzarsi ulteriormente e le richieste di personalizzazione da parte degli utenti a diversificarsi ancora di più.


Di recente la Cina ha lanciato un nuovo ciclo di aggiornamento dei dispositivi su larga scala e la permuta di beni di consumo in diversi campi, tra cui i veicoli a nuova energia e gli elettrodomestici ecologici, creando così un ulteriore enorme mercato stimato in 5.000 miliardi di yuan all’anno. Con il continuo avanzamento nella costruzione di un mercato nazionale unificato, stanno emergendo in modo esplosivo nuove esigenze e nuovi formati di business e l’ambiente aziendale sta diventando più standardizzato, trasparente e prevedibile, così la Cina fornirà agli investitori di tutto il mondo un mercato con rendimenti maggiori rispetto al passato.

È prevedibile che i prodotti del Made in Italy, noti per il loro design, la personalizzazione e l’alta qualità, saranno in grado di ottenere maggiore favore e più vendite nel mercato cinese, a patto che sfruttino pienamente i loro peculiari vantaggi competitivi.


Una Cina più aperta

In terzo luogo, le decisioni e le misure adottate dalla Cina per aprirsi al mondo esterno sono certe. Lo scorso anno la Cina ha emanato 24 politiche e misure volte a stabilizzare gli investimenti esteri, cercando di ottimizzare ulteriormente l’ambiente per tali investimenti e aumentare gli sforzi per attrarli. Di queste misure, oltre il 60% è stato attuato o ha compiuto progressi positivi. Il livello complessivo dei diritti doganali cinesi è stato ridotto al 7,3%, equivalente a quello dei Paesi sviluppati membri dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.


L’elenco negativo per l’accesso agli investimenti esteri è stato ridotto a meno di 31 voci, l’accesso al settore manifatturiero è stato completamente liberalizzato e l’apertura del settore dei servizi è stata accelerata. Negli ultimi cinque anni il tasso di rendimento degli investimenti esteri diretti in Cina è stato intorno al 9%, classificandosi tra i migliori al mondo. Secondo le statistiche, lo scorso anno in Cina sono state istituite quasi 54.000 nuove società a partecipazione straniera, con un incremento che ha sfiorato il 40%. Nei primi due mesi di quest’anno le importazioni e le esportazioni di merci cinesi sono aumentate del’8,7% su base annua, segnando un incremento superiore alle aspettative del settore.

In particolare, alla fine dello scorso anno la Cina ha introdotto una politica di esenzione dal visto per alcuni Paesi, tra cui l’Italia, rendendo agevoli le modalità di pagamento per chi viaggia nel Paese e lanciando ancora una volta un segnale positivo riguardo all’impegno cinese nell’apertura di alto livello. Accogliamo con favore un numero sempre maggiore di piccoli e medi imprenditori italiani e di persone di ogni ambito sociale che arrivano in Cina, pronti a discutere di cooperazione e a realizzare un maggiore sviluppo.


Italia-Cina, una relazione ventennale

Quest’anno ricorre il ventesimo anniversario dell’istituzione del partenariato strategico globale tra Cina e Italia e il settecentenario della morte di Marco Polo, pioniere degli scambi tra civiltà orientali e occidentali. Lo sviluppo delle relazioni bilaterali tra Cina e Italia sta inaugurando una nuova primavera e vi è ampio spazio per gli investimenti economici e commerciali bidirezionali.

Nei giorni scorsi si è tenuto a Verona il quindicesimo incontro del Comitato misto per la cooperazione economica Cina-Italia, nonché delle altre attività di sostegno alle imprese, un’occasione in cui esponenti degli ambienti economici e commerciali dei due Paesi promuovuono gli affari attraverso gli affari, discutono nuove opportunità per lo sviluppo cinese, promuovono la cooperazione pratica, incrementano gli scambi economici e commerciali bilaterali, portando benefici tangibili alle popolazioni di entrambi i Paesi.

Mi auguro anche che MF-Milano Finanza migliori costantemente e continui a essere un’importante finestra per gli amici italiani di ogni ambito che desiderino osservare e capire l’economia cinese. (riproduzione riservata)

Per leggere:

www.milanofinanza.it/news/asia-ecco-perche-la-ripresa-economica-della-cina-e-un-ottima-opportunita-per-il-made-in-italy-202404200955233380#:~:text=Un'occasione%20per%20il%20made,cooperazione%20pratica%20nei%20settori%20emergenti.




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