A Oriente
Città, uomini e dei sulle Vie della Seta
21 ottobre 2011 - 26 febbraio 2012
Comunicato stampa
Roma, 26 settembre 2011
Palmira, Tur 'Abdin, Ctesifonte, Taq-e Bostan, Merv, Samarcanda, Ghazni, Swat, Kucha, Turfan, Dunhuang, Xi'an sono le tappe del viaggio "a Oriente", attraverso le affascinanti e leggendarie Vie della Seta, tra il II secolo a.C. e il XIV secolo. Un viaggio avvolto dalle luci e dai silenzi imponenti delle terre d'Oriente, dove gli uomini e le carovane furono sospinti, oltre che da impulsi mercantili, anche dalla sete dell'ignoto e dagli aneliti missionari.
La mostra "a Oriente. Città, uomini e dei sulle Vie della Seta" - dal 21 ottobre 2011 al 26 febbraio
Sulla traccia di una mappa cinese dell'inizio del XVI secolo – esposta per l'occasione in assoluta prima mondiale dopo essere stata rinvenuta e acquistata in Giappone nel 2002 da una società d'asta di Pechino – la mostra mira a rappresentare la ricchezza dei luoghi, delle genti e delle credenze religiose lungo le Vie della Seta.
"a Oriente" sarà un viaggio visivo, sonoro ed emotivo grazie alle installazioni interattive del progetto artistico e multimediale di Studio Azzurro.
Il percorso multimediale di Studio Azzurro dialoga e si avvale, lungo tutta la mostra, di una selezionata raccolta di importanti manufatti di varia tipologia, un centinaio di opere, che raccontano le civiltà del buddhismo, del cristianesimo e dell'Islam lungo le Vie della Seta, tra il II secolo a.C. e il XIV secolo. Nei luoghi che la mostra racconta, culla di civiltà popolate da genti di diversa origine e provenienza, non di rado buddhismo, cristianesimo e Islam trovarono impensabili occasioni di convivenza fraterna e di reciproca tolleranza.
Prestito eccezionale esposto per la prima volta in questa occasione, dopo un lungo e accurato restauro, è la bibbia tascabile nota come Bibbia di Marco Polo, perché databile al XIII secolo, epoca del grande viaggio dell'esploratore veneziano. Oggi conservata alla Biblioteca Medicea Laurenziana, fu rinvenuta in Cina nel XVII secolo dal gesuita Philippe Couplet, che nel suo viaggio in Italia ne fece dono a Cosimo III dei Medici.
Al termine del percorso, il visitatore non potrà che restare senza fiato di fronte alla mappa cinese, davanti alla quale tirare le somme del viaggio fantastico appena compiuto. La mappa - di epoca Ming, databile all'inizio del XVI secolo - nota come Carta del paesaggio mongolo, si presenta come un rotolo di seta dipinto, lungo oltre
Sono tantissimi gli elementi di grande attrazione di "a Oriente. Città, uomini e dei sulle Vie della Seta": a partire dal lavoro di Studio Azzurro - collettivo artistico conosciuto ed apprezzato a livello internazionale - che fa della mostra una vera e propria esperienza plurisensoriale ed emotiva; per finire con l'eccezionale opportunità di accedere, solo per questa straordinaria occasione, ad alcuni meravigliosi ambienti delle Terme di Diocleziano che faranno da scenario mozzafiato alla mostra.
La mostra "a Oriente. Città, uomini e dei sulle Vie della Seta" è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con
Musei prestatori: Turfan Museum (Cina), Xinjiang Museum (Cina), Biblioteca Apostolica Vaticana, Musei Vaticani, Biblioteca Medicea Laurenziana (Firenze), Museo Nazionale del Bargello (Firenze), Museo Archeologico (Bologna), Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco (Roma), Museo Nazionale d'Arte Orientale Giuseppe Tucci (Roma).
Con questa mostra